a cura di Franco Corvino |
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Giurisprudenza di Legittimità |
Guida in stato di ebbrezza – Accertamento – Modalità – Facoltà, anzichÈ obbligo, degli organi accertatori di sottoporre il fermato all’accertamento secondo gli strumenti e procedure previste – Questione manifestamente infondata di legittimità costituzionale
E’ manifestamente infondata, in riferimento all’art. 3 Cost., la questione di legittimità costituzionale degli artt. 1 e 5 della L. 25 giugno 1999, n. 205 (delega al Governo per la depenalizzazione dei reati minori e modifiche al sistema penale e tributario) e dell’art. 19 del D.L.vo 30 dicembre 1999, n. 507 (Depenalizzazione dei reati minori e riforma del sistema sanzionatorio, ai sensi dell’art. 1 della L. 25 giugno 1999, n. 205) nella parte in cui non prevedono la depenalizzazione del reato previsto e punito dall’art. 186, secondo comma, c.s., limitatamente al comportamento di chi, conseguita la patente di guida, conduce un veicolo in stato di ebbrezza. (Corte Cost., Ord. 19 novembre 2002, n. 471) [RIV0103] Giuda in stato di ebbrezza – Accertamento – Modalità – Facoltà, anzichÈ obbligo, degli organi accertatori di sottoporre il fermato all’accertamento secondo strumenti e procedure previsti – Questione manifestamente inammissibile di legittimità costituzionale
E’ manifestamente inammissibile, in riferimento agli artt. 24, secondo comma, e 111, Cost., la questione di legittimità costituzionale dell’art. 186 nuovo c.s., nella parte in cui non prevede l’obbligo a carico degli organi accertatori di sottoporre il fermato all’accertamento secondo gli strumenti e procedure previste dal regolamento, e ove non prevede, a fronte della richiesta del fermato e nel caso in cui non sia particolarmente difficoltoso, la possibilità di effettuare il prelievo ematico. (Corte Cost., Ord. 19 novembre 2002, n. 461) [RIV0103] Guida in stato di ebbrezza – Estinzione del reato – Oblazione – Applicabilità – Sussistenza
Il reato di guida in stato di ebbrezza, previsto dall’art. 186, comma 2, c.s., in quanto sanzionabile, se giudicato dal giudice di pace, ai sensi del combinato disposto dagli artt. 4, comma 2, lett. Q), e 52, comma 2, lett. C), del D.L.vo 28 agosto 2000 n. 274 (salvo che ricorra la recidiva qualificata di cui al comma 3 dello stesso art. 52), con pena pecuniaria ovvero con quella della permanenza domiciliare o del lavoro di pubblica utilità (entrambe assimilate, per ogni effetto giuridico, dall’art. 58, comma 1, alla pena detentiva originariamente prevista), deve ritenersi ricompresso tra le contravvenzioni punite con pena alternativa, relativamente alle quali può trovare applicazione, salvo espressa deroga, l’oblazione prevista dall’art. 162 bis. (Cass. Pen., Sez. IV, 27 novembre 2002, n. 40121) [RIV0103] Guida in stato di ebbrezza – Accertamento – Modalità – Strumenti e procedure indicati dall’art. 379 D.P.R. n. 495/92 – Necessità – Esclusione
Lo stato di ebbrezza alcolica del conducente di un autoveicolo, ai fini della ravvisabilità del reato contestato, non deve essere necessariamente accertato con strumenti e procedure indicati nell’art. 379 D.P.R. n. 495/92, ma può essere dimostrata anche attraverso dati sintomatici, desumibili in particolare dalle condizioni del soggetto e dalle constatate oggettive anomalie della condotta di guida (difficoltà di linguaggio, andatura a zig-zag del veicolo, alito emanante odore di alcol) (Cass. Pen., Sez. IV, 22 novembre 2002, n. 39653) [RIV0103] Esenzione da obblighi per servizi di polizia e di soccorso – Veicolo adibito a servizio di polizia – Omicidio colposo – Responsabilità penale del conducente – Configurabilità
In tema di omicidio colposo derivante da sinistro stradale, non Ë esclusa la responsabilità penale del conducente di autoveicolo adibito a servizio di polizia che cagioni il sinistro nell’espletamento dei servizi urgenti di istituto, secondo le modalità di cui all’art. 177, comma 2, c.s.. Quest’ultima norma prevede, infatti, che il conducente possa non essere sanzionato per la violazione delle regole del c.s. dipendenti dall’espletamento di detto servizio, ma non esclude la sua responsabilità quando egli, pur senza porre in essere macroscopiche violazioni, agisca senza rispettare le regole di comune prudenza e diligenza che lo stesso art. 177 cit. gli impone di osservare. (Fattispecie relativa a sinistro cagionato da un0auto in dotazione all’Arma dei Carabinieri che, con la sirena inserita e il lampeggiante acceso aveva urtato, provocando la morte dei passeggeri, un’autovettura proveniente da destra presso un incrocio regolato da luce gialla intermittente) (Cass. Pen., Sez. IV, 7 novembre 2002, n. 37263) [RIV0103] Obblighi del conducente in caso di incidente – Obbligo di fermarsi – Inottemperanza – Omissione di assistenza di cui al comma sette art. 189 nuovo c.s. – Configurabilità
Il reato di fuga previsto dall’art. 189, comma 6, del codice della strada Ë reato omissivo di pericolo che impone all’utente della strada di fermarsi in presenza di un incidente, comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui sia derivato un danno effettivo alle persone, ivi compresa la morte, sempre che si sia reso conto sia dell’incidente che del danno. Per la sussistenza del reato di omissione di assistenza, di cui al comma 7 dello stesso articolo, Ë invece necessaria l’effettività del bisogno dell’investito, che viene meno nel caso di assenza di lesioni, di morte o allorchÈ altri abbia già provveduto e non risulti pi˜ necessario, nÈ utile o efficace, l’ulteriore intervento dell’obbligato, circostanze che non possono essere ritenute ex post, dovendo l’investitore essersene reso conto in base ad obiettiva constatazione. (Cass. Pen., Sez. IV, 9 agosto 2002) [RIV0103] Trasporto (Contratto di) – Di cose – Disciplina ex art. 3 L. n. 25/01 – Forma scritta – Necessità – Esclusione – Retroattività di tale disciplina – Questione infondata di legittimità costituzionale
Ai sensi dell’art. 3 del D.L. 256 del 2001, convertito dalla legge n. 334 del 2001, che interpreta autenticamente l’art. 26 della legge n. 289 del 1974, deve escludersi la nullità dei contratti di trasporto conclusi in forma orale, in quanto la nullità – prevista per il caso di mancata annotazione sulla copia del contratto stesso dei dati relativi alla iscrizione all’albo e all’autorizzazione al trasporto di cose per conto terzi, possedute dal vettore – interviene soltanto qualora le parti per la stipula del suddetto contratto, abbiano scelto la forma scritta. Tale disciplina, avendo natura interpretativa, possiede efficacia retroattiva, nÈ sussistono al riguardo dubbi di illegittimità costituzionale, in relazione ai principi di ragionevolezza costituzionalmente garantiti, nonchÈ agli altri principi di cui agli artt. 24, 101, 102 e 104 Cost. posto che tale retroattività da un lato trova giustificazione nell’esistenza di effettivi dubbi ermeneutica della disciplina interpretata e dall’altro no compromette il diritto di difesa, nÈ comporta un conflitto tra potere legislativo e potere giurisdizionale. (Cass. Civ., Sez. lav., 6 giugno 2002) [RIV0103] Assicurazione obbligatoria – Risarcimento danni – Azione diretta nei confronti dell’assicuratore – Impresa assicuratrice in liquidazione coatta amministrativa – Preventiva richiesta di risarcimento ex art. 22 L. n. 990/1969 – Onere – Adempimento – Mediante richiesta al commissario liquidatore autorizzato alla liquidazione dei danni ex art. 9 D.L. n. 857/1976 – Ulteriore richiesta all’impresa designata – Esclusione
In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motor e dei natanti, l’onere della preventiva richiesta, all’assicuratore, di risarcimento del danno, posto dall’art. 22 della legge 24 dicembre 1969, n. 990, a carico del danneggiato che intenda esercitare l’azione giudiziaria, Ë adempiuto, in caso di impresa assicuratrice in liquidazione coatta amministrativa, mediante la richiesta al commissario liquidatore che sia stato autorizzato, a norma dell’art. 9 del decreto legge 23 dicembre 1976, n. 857, convertito in legge 26 febbraio 1977, n. 39, a procedere alla liquidazione dei danni anche per conto del Fondo di garanzia per le vittime della strada, in deroga all’art. 19, terzo comma, della citata legge n. 990 del 1969, non essendo necessaria ulteriore richiesta all’impresa designata, sia perchÈ il commissario liquidatore della società assicuratrice in liquidazione coatta amministrativa il soggetto che, avendone avuta la necessaria autorizzazione, deve procedere alla liquidazione del danno, sia perchÈ l’impresa designata, dovendo procedere a norma del medesimo articolo 9 del D.L. n. 857 del 1976, all’assistenza tecnica del commissario liquidatore, deve ritenersi a conoscenza della richiesta trasmessa dal danneggiato al commissario liquidatore. (Cass. Civ., Sez. III, 29 luglio 2002, n. 11161) [RIV0103] Patente – Revoca e sospensione – Fatto commesso alla guida di veicolo per cui non Ë richiesta patente – Applicabilità della sanzione accessoria – Esclusione
Non può essere applicata la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida che discenda per legge da illeciti posti in essere con violazione delle norme sulla circolazione stradale, a chi li abbia commessi conducendo veicoli per la cui guida non sia richiesta alcuna abilitazione o, se richiesta, non sia stata mai conseguita; nÈ, tanto meno, può essergli precluso, per un periodo corrispondente alla durata della sospensione, il diritto ad ottenerla nel caso in cui non ne sia ancora in possesso. (Cass. Pen., Sez. un., 29 marzo 2002, n. 12316) [RIV0103] Assicurazione (Contratto di) – Assicurazione per conto altrui – Legitimatio ad causam del contraente – Condizioni – Contratto stipulato dalla Commissione Sportiva Automobilistica Italiana per conto dei conduttori di gare sportive – Sinistro occorso ad automobilista nel corso di gara in circuito provato – Azione risarcitoria diretta del danneggiato nei confronti dell’assicuratore – Ammissibilità
Nell’ipotesi di sinistro verificatosi nel corso di una gara sportiva in circuito privato, essendo in operativa la L. n. 990/69, il danneggiato può agire per i danni materiali direttamente nei confronti della compagnia di assicurazione sulla base del contratto stipulato dalla Commissione Sportiva Automobilistica Italiana per conto dei onduttori delle gare, a copertura dei danni derivanti a questi ultimi ed alle autovetture partecipanti alle competizioni. (Trib. Civ. di Roma, Sez. XII, 1 ottobre 2002) [RIV0103] Assicurazione obbligatoria – Risarcimento danni – Azione diretta nei confronti dell’assicuratore – Modalità di richiesta danni – Formulazione a mezzo fax – Ammissibilità – Limiti.
La domanda di risarcimento danni derivanti da sinistro stradale può essere formulata anche via fax purchË sia raggiunta la prova del ricevimento della richiesta del risarcimento, per la quale non Ë sufficiente la ricevuta del fax rilasciata dall’apparecchio trasmittente, e semprechË venga rispettato lo spatium deliberandi di 60 giorni dalla richiesta al fine dell’instaurazione del relativo giudizio. (Nella fattispecie pur essendo stata data certezza del ricevimento della richiesta del risarcimento con lettera di risposta da parte dell’assicuratore, il giudice ha dichiarato improponibile la domanda per violazione dell’art. 22 L. n. 990/60, poichÈ il giudizio era stato promosso prima che fosse decorso il sessantesimo giorno dalla richiesta medesima). (Giudice di Pace di Davoli, 6 novembre 2002) [RIV0103] Assicurazione obbligatoria – Contratto di assicurazione – Disdetta – Della compagnia di assicurazione – Disdetta senza comunicazione delle motivazioni e delle variazioni di premio – Illegittimità – Conseguenze
In tema di R.C. auto, nel caso in cui, prima della scadenza annuale del contratto, l’assicurato abbia ricevuto dalla propria compagnia assicurativa disdetta senza comunicazione delle motivazioni e delle variazioni del premio, egli ha diritto ad essere riassunto dalla stessa compagnia alle medesime condizioni dell’anno precedente. (Giudice di Pace di Napoli, 16 aprile 2002) [RIV0103] Depenalizzazione – Ordinanza-ingiunzione – Opposizione – Deposito del ricorso – A mezzo posta – Ammissibilità
Il mancato deposito manuale del ricorso in opposizione contro le ordinanze-ingiunzioni irrogative di sanzione amministrativa non determina la inammissibilità del ricorso medesimo, ma costituisce una mera irregolarità, senza alcun effetto negativo sul procedimento di opposizione, purchË il ricorso sia stato prodotto, anche a mezzo del servizio postale, e pervenuto nella cancelleria del giudice adito nel termine perentorio fissato dall’art. 22 della legge n. 689/1981. (Giudice di Pace di Frosinone, 11 dicembre 2002) [RIV0103] Carico – Peso – Eccedenza – Violazione dell’art. 167 nuovo c.s. – Violazione dell’art. 63 nuovo c.s. – Cumulo materiale delle sanzioni – Esclusione
Qualora sia stato posto in essere un comportamento che viola sia l’art. 167 c.s. per aver trasportato con veicolo con massa complessiva a 10 t. un carico con eccedenza superiore a 3 t., sia l’art. 63, comma 5, c.s., per non aver rispettato le modalità e le procedure per la massa limite rimorchiabile, essendo le due infrazioni caratterizzate dallo stesso elemento (superamento dei limiti di massa trasportabile), la violazione pi˜ grave contenuta nell’art. 167 c.s. assorbe l’infrazione minire e quindi non si deve procedere a cumulo materiale delle due sanzioni. (Giudice di Pace Civile di Bologna, 8 febbraio 2001) [RIV0103] Assicurazione obbligatoria – Fondo di garanzia per le vittime della strada – Incidente provocato da veicolo non coperto da valida assicurazione
In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione stradale, qualora a seguito di un incidente provocato da un autoveicolo non coperto da valida assicurazione, il danneggiato abbia domandato il risarcimento dei danni nei confronti della sola impresa designata per la liquidazione dei danni a carico del fondo di garanzia, senza una espressa domanda nei confronti del danneggiante, non può essere pronunziata condanna a carico di quest’ultimo, a nulla rilevando che il responsabile del danno abbia la posizione processuale di litisconsorte necessario nella relativa controversia. (Cass. Civ., Sez. III, 28 febbraio 2002, n. 2963) [RIV0103] Assicurazione obbligatoria – Fondo di garanzia per le vittime della strada – Veicolo non coperto da assicurazione
Nel sistema della legge sull’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile da circolazione di veicoli, non si costituisce un rapporto di solidarietà passiva tra il Fondo di garanzia per le vittime della strada ed il soggetto responsabile del danno, perchÈ l’obbligazione del Fondo, avente natura risarcitoria e non indennitaria, Ë sostitutiva di quella del responsabile. Ne consegue che la prescrizione dell’azione nei confronti del danneggiante non Ë interrotta da un valido atto interruttivo compiuto dal danneggiato nei confronti del Fondo. (Cass. Civ., Sez. III, 28 febbraio 2002, n. 2963) [RIV0103] Depenalizzazione – Accertamento delle violazioni amministrative – Contestazione – Verbale
In caso di opposizione proposta direttamente avverso il verbale di accertamento di infrazione del codice della strada redatto dalla polizia municipale, Ë nulla la notifica del ricorso eseguita presso il corpo di polizia atteso che essa deve essere fatta, ai sensi dell’art. 145 c.p.c., alla persona giuridica di cui il corpo fa parte, e cioË al comune, nella sua sede ed in persona del sindaco quale legale rappresentante. (Cass. Civ., Sez. I, 22 febbraio 2002, n. 2574) [RIV0103] Depenalizzazione – Ordinanza-ingiunzione – Opposizione – Verbale di accertamento dell’infrazione Nel giudizio di opposizione avverso l’ordinanza-ingiunzione irrogativi della sanzione amministrativa, il verbale di accertamento dell’infrazione fa piena prova, fino a querela di falso, limitatamente ai fatti attestati dal pubblico ufficiale rogante come da lui compiuti ovvero come avvenuti in sua presenza e da lui conosciuti senza margini di apprezzamento o discrezionalità, nonchÈ, ancora, limitatamente alla provenienza del documento dallo stesso pubblico ufficiale ed alle dichiarazioni delle parti, ma non si estende alla verità sostanziale di tali dichiarazioni, ovvero alla fondatezza di apprezzamenti o valutazioni del verbalizzante. (Nella specie, la S.C., sulla base dell’enunciato principio, ha stabilito che il rapporto della Polstrada attestante, tra l’altro, l’esclusione di anomalie del fondo stradale, non fosse, in parte qua, dotato di fede privilegiata e, per conseguenza, non dovesse necessariamente essere impugnato con querela di falso, nÈ comportasse, ipso facto, l’inattendibilità delle deposizioni testimoniali contrastanti con tale assunto) (Cass. Civ., Sez. III, 25 febbraio 2002, n. 2734) [RIV0103] |